Nuova Riveduta:

Giovanni 5:25

In verità, in verità vi dico: l'ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l'avranno udita, vivranno.

C.E.I.:

Giovanni 5:25

In verità, in verità vi dico: è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno.

Nuova Diodati:

Giovanni 5:25

In verità, in verità vi dico: L'ora viene, anzi è venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e coloro che l'avranno udita vivranno.

Riveduta 2020:

Giovanni 5:25

In verità, in verità io vi dico: L'ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l'avranno udita, vivranno.

La Parola è Vita:

Giovanni 5:25

Aggiungo questo: arriverà il momento, anzi è già arrivato, in cui i morti udranno la mia voce, la voce del Figlio di Dio, e chi l'ascolta, vivrà.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giovanni 5:25

In verità, in verità io vi dico: L'ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figliuol di Dio; e quelli che l'avranno udita, vivranno.

Ricciotti:

Giovanni 5:25

In verità, in verità vi dico che l'ora viene, ed è questa, nella quale i morti intenderanno la voce del Figliuol di Dio, e quelli che l'avranno intesa, vivranno.

Tintori:

Giovanni 5:25

In verità, in verità vi dico: viene l'ora, ed è questa, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e chi l'avrà sentito vivrà.

Martini:

Giovanni 5:25

In verità, in verità vi dico, che verrà il tempo, anzi è adesso, quando i morti udiranno la voce del Figliuolo di Dio: e quei, che l'avranno udita, viveranno.

Diodati:

Giovanni 5:25

In verità, in verità, io vi dico, che l'ora viene, e già al presente è, che i morti udiranno la voce del Figliuol di Dio, e coloro che l'avranno udita viveranno.

Commentario abbreviato:

Giovanni 5:25

24 Versetti 24-29

Nostro Signore dichiarò la sua autorità e il suo carattere di Messia. Era giunto il momento in cui i morti avrebbero dovuto udire la sua voce, come Figlio di Dio, e vivere. Nostro Signore si riferisce prima al fatto di aver risuscitato coloro che erano morti nel peccato a nuova vita, per mezzo della potenza dello Spirito, e poi al fatto di aver risuscitato i morti nelle loro tombe. L'ufficio di giudice di tutti gli uomini può essere esercitato solo da colui che ha tutta la conoscenza e l'onnipotenza. Che possiamo credere alla Sua testimonianza; così la nostra fede e la nostra speranza saranno in Dio e non saremo condannati. E che la Sua voce raggiunga i cuori di coloro che sono morti nel peccato, affinché compiano opere di pentimento e si preparino al giorno solenne.

Riferimenti incrociati:

Giovanni 5:25

Giov 4:23; 13:1; 17:1
Giov 5:21,28; Lu 9:60; 15:24,32; Rom 6:4; Ef 2:1,5; 5:14; Col 2:13; Ap 3:1

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